E se il campionato venisse sospeso? Chi vince lo Scudetto? Chi va in Champions/Europa League?  Chi retrocede? E dalla Serie B, chi sale?

Inutile scervellarsi poiché una risposta non esiste, almeno, non ancora, ma sarebbe assai difficile trovare una cosa semplice o complicata che sia, in grado di non scontentare nessuno.

Una risposta non esiste soprattutto perché, pur volendola trovare, al momento non esiste nessuna regola in essere in grado di dettare linee guida nel caso della sospensione del campionato.

Non esiste risposta e nemmeno un precedente.
Differente fu il 1915 quando, a causa della prima guerra mondiale, il torneo rimase inconcluso. All’epoca infatti, vi erano due gironi quello del Nord e quello del Centro-Meridionale.
Noi laziali lo sappiamo bene perché sono 105 anni che protestiamo per riportare a casa il Tricolore scippato e regalato al Genoa trionfatore nel girone del Nord.

Dal momento in cui il campionato assunse le sembianze di quello che noi conosciamo adesso, non esiste alcun precedente e di conseguenza alcuna norma in materia del torneo stoppato in anticipo.

Il coronavirus sta stringendo tutto il Paese nella sua morsa, ma questo imporrebbe un aggiornamento di tutti i regolamenti in ogni campo. Dall’economia al calcio.

In questo caos, Gabriele Gravina presidente della Figc,  sta cercando di mettere ordine tentando di arrivare ad una soluzione prima che accada l’impensabile.

Potrebbe essere convocato molto presto un Consiglio federale straordinario che stabilisca una legge valevole per tutte e le leghe.

Più facile a dirsi che a farsi.
Il primo problema infatti,  è quello di poter stabilire una classifica in caso di interruzione anzitempo, molto anzitempo, del campionato.

Ciò che ad oggi si prospetta, è la mancata proclamazione della vincitrice con lo Scudetto che rimarrebbe privo di padrone legittimo.

Non è solo il Tricolore a destare preoccupazione.
Come si stabiliranno le retrocessioni, le promozioni in massima serie e soprattutto chi andrà in Europa League visto che tra il quarto ed il settimo posto c’è bagarre?
Dall’Uefa vi è solo l’obbligo di comunicare una classifica per assegnare i posti nelle coppe europee.

Secondo il Corriere della Sera, le società sono sempre più in apprensione e c’è chi spinge per una pausa fino al 3 aprile, giorno della scadenza decreto, bloccando così il campionato per le prossime due giornate.
A questo punto la fine del campionato potrebbe slittare, ma finirebbe per sovrapporsi con l’Europeo. Al momento  anche quello fortemente a rischio.

Gli ultimi aggiornamenti spingono a pensare ad un campionato che proseguirà e a partite che si disputeranno a porte chiuse, ma la situazione  in continua evoluzione non può portare ad escludere uno stop definitivo nel prossimo futuro.

Un caos senza precedenti che potrebbe costringere ad un provvedimento estremo nella storia del calcio moderno.
Juventus, al secondo la Lazio e al terzo l’ Inter con una gara da recuperare. Nessuna delle tre, almeno secondo il regolamento, potrebbe richiedere l’assegnazione a tavolino dello scudetto. Stesso discorso per qualificazione alle coppe europee della prossima stagione e la retrocessione in Serie B.

A tutte queste domande per ora non si sa come rispondere e la sensazione è che i vertici calcistici dovranno incominciare a parlarne dato che quella che giorni fa sembrava una cosa difficile domani potrebbe essere una cosa molto probabile.

Proposte, pensieri… Ma nessuna risposta in merito.

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